Il Goceano

COSTÈRA

Il Goceano (in sardo Costèra) è una regione storica della Sardegna centro-settentrionale con un territorio stimato in 480 km² e una popolazione di 13.000 abitanti. Il Goceano comprende il tratto del bacino superiore del fiume Tirso di fronte al quale si affaccia la catena montuosa che porta il nome della regione stessa comprendente i rilievi montuosi monte Rasu (1259 m) e punta Masiennera (1157 m). Risorse della popolazione sono la cerealicoltura, praticata nel fondovalle, la pastorizia e lo sfruttamento forestale. I centri principali sono Bono, tradizionale capoluogo del Goceano, Benetutti e Bultei. Il capoluogo storico è probabilmente Anela essendo infatti il centro più antico della zona. Gli altri paesi della regione sono Nule, Esporlatu, Illorai, Burgos e Bottidda

Il Goceano, in latino Gothianus, probabilmente deve il suo nome ai gruppi di Goti che “ivi si stabilirono” come scrisse lo storico Fara nel XVI sec. La regione del Goceano è storicamente caratterizzata dall’omonimo castello. Il castello di Burgos o castello del Goceano è stato realizzato tra il 1127 e il 1129 dal giudice Gonario I di Torres in una posizione dalla quale si domina l’intera valle del fiume Tirso e da allora al centro delle diverse lotte tra i Giudicati. Nel 1194 viene assediato e conquistato dal giudice di Cagliari Mariano di Massa, che vi imprigiona Prunisilda moglie di Costantino II di Torres, la quale vi subisce anche violenza. In seguito nel 1259 vi si ritira e vi muore Adelasia di Torres.

img11Il paesino di Burgos nasce nel 1353, quando il giudice Mariano IV d’Arborea vi insedia una trentina di coloni con le loro famiglie perché coltivino le terre annesse al castello. In seguito nel castello si sarebbero insediati i Doria, quindi i giudici di Arborea ed infine gli aragonesi.
Nel 1339 il re di Sardegna Pietro il Cerimonioso creò Mariano d’Arborea conte del Goceano. Questi abitò a lungo nel castello, anche dopo l’ascesa al trono d’ Arborèa, e promosse lo sviluppo della contea.
Nel 1410, dopo la guerra fra il regno di Sardegna ed il giudicato d’Arborea e la fine definitiva di quest’ultimo, le sue regioni principali furono infeudate all’erede del giudicato, Leonardo Cubello, secondo la natura dei feudi d’Italia, inclusi la contea e il castello del Goceano con tutte le pertinenze col mero e misto imperio.
img10Dopo che nel 1478 l’allora marchese di Oristano e conte del Goceano, Leonardo Alagón, si ribellò al re e ne fu definitivamente sconfitto, la corona incamerò al proprio patrimonio diretto i suoi feudi (acquistandoli dall’avente diritto, il visconte di Narbona).

Da allora i titoli di marchese di Oristano e conte del Goceano spettano ai re di Sardegna, che li hanno sempre usati, unici titoli feudali da loro posseduti nell’isola. Dopo il riscatto dei feudi, nel 1838, il titolo è rimasto come titolo nobiliare al capo della casa reale di Sardegna: oggi conte del Goceano è Vittorio Emanuele di Savoia.

 

ARTIGIANATO
Il Goceano vanta una lunga tradizione artigianale, vera e autentica arte popolare legata alle vita quotidiana. Tra le varie forme di artigianato si segnalano:

– La Tessitura – Tappeti
– La lavorazione dei Tessuti – Costumi Sardi
– La lavorazione del Cuoio – “Sos Iscarpones”
– La lavorazione del Sughero
– La lavorazione del Legno
– La lavorazione del Ferro
– I lavori di Ricamo

ULTERIORI INFORMAZIONI SUL GOCEANO

Dal sito SardegnaTurismo.it:
I monumenti
Feste, sagre ed eventi del territorio Goceano

Dal sito cmgoceano.it:
Itinerari turistici nel Goceano